Un pomeriggio con gli anziani ospiti e gli avicoltori trentini: tra passato, presente e futuro.
PERGINE VALSUGANA – Nel pomeriggio di giovedì 05 settembre 2019, presso la Casa di Riposo A.P.S.P. - Azienda Pubblica di Servizi alla Persona S. Spirito-Fondazione Montel, per iniziativa dell'avicoltrice amatoriale Sara Casotti con i giovanissimi appassionati di volatile da cortile, i figli Giole e Elia Stanchina e la presenza della responsabile mostre dell'associazione “Avicoltori Trentini” Michela Postal, si è svolto il primo dei 4 incontri tematici con gli anziani ospiti della struttura socio-assistenziale, d'intesa con l'amministrazione della casa di riposo, nella figura della responsabile dell'animazione Alessia Bonecher, la collaborazione dell'animatore Giorgio Dalmaso e della collaboratrice Ivana Bertoldi. Incontro che si è svolto nella sala riunioni dell'edificio di via Marconi, giacché la casa di accoglienza ha due distinte strutture: quella ubicata in via Marconi (luogo del primo incontro) ed in via Pive (luogo dei successivi eventi). Nel corso del pomeriggio gli ospiti hanno così potuto raccontare le loro esperienze, quando “meno anziani” accudivano i volatili da cortile nelle loro proprietà, che nel passato erano pressoché presenti in ogni famiglia. Notevole la commozione e la gioia di poter tenere tra le braccia le galline portate dagli avicoltori amatoriali. Siffatti incontri fanno seguito alle precedenti “lezioni” della scorsa primavera, svolte presso alcune scuole elementari e medie dei sobborghi cittadini di Trento, nei plessi scolastici di Povo e Villazzano. Il prossimo incontro con gli anziani è programmato per martedì pomeriggio 10 settembre 2019, nell'edificio distaccato in via Pive. Successivamente altri due pomeriggi per ammirare il “miracolo” della schiusa delle uova messe in una incubatrice portatile, posta in una sala messa a disposizione dalla A.P.S.P., la quale sarà “controllata” giornalmente dagli anziani ospiti ma che hanno uno spirito a dir poco giovanile. Una iniziativa culturale e formativa, tra avicoltori amatoriali e l'azienda socio-assistenziale, che ispira la propria azione nel rispetto dei principi di uguaglianza, imparzialità, continuità, diritto di scelta, partecipazione, efficienza ed efficacia promuovendo gli atti necessari alla loro affermazione, al fine di orientale la propria attività al rispetto della dignità della persona. Di seguito una breve storia della “Casa di Riposo” da Ospedale ricovero ad Azienda Pubblica di Servizi alla Persona. L'Ospedale Ricovero di S. Spirito ebbe origine nel secolo XIV dalla Società dei Lavoratori delle Miniere. Nel 1423 Ermanno fu Zanino lasciò con suo testamento alla Fradaglia dei lavoratori “un letto fornito per collocarvi un povero artista infermo”; nello steso anno la moglie assegnò uno stabile con annessa una casa diroccata, collocato nell’attuale Piazza Gavazzi di Pergine Valsugana, dove venne aperto anche un reparto maternità. Nel 1508 fu elevato con bolla del Pontefice Giulio II a pubblico nosocomio e aggregato al grande ospedale di S. Spirito di Roma, da cui prese il nome. Sin dall'origine l'Istituzione ebbe diversi benefattori che sono ricordati nell'albo apposto all'entrata dell'attuale struttura di via Pive. Nel 1959 la Signora Montel Luisa in Gentilini lasciò con testamento a favore del Comune di Pergine Valsugana il Palazzo Montel a Pergine Valsugana Via Fabio Filzi n. 1, vincolandone la destinazione a scopi di pubblica utilità, preferibilmente come ricovero di anziani bisognosi di assistenza. Il vecchio edificio di Piazza Gavazzi dovette essere abbattuto e la sede dell'Ospedale fu trasferita nel Palazzo Montel. Nel 1975 l'Ospedale fu dotato dell'attuale struttura di Via Pive costruita nel vasto orto-giardino annesso al Palazzo Montel. La struttura fu completata nel 1978 anche grazie ai contributi di vari Enti quali Stato - Provincia - Comune - Cassa Rurale e ASUC di Pergine, nonché grazie ai lasciti di Sartori Maria e Moser Lina. Palazzo Montel, rimasto così inutilizzato, fu trasferito in proprietà al Comune di Pergine Valsugana in ossequio alle disposizioni testamentarie, riservando il diritto di usufrutto sulla casetta di nuova costruzione annessa al Palazzo e su alcuni locali a pianterreno. A partire dal 1985 la struttura di via Pive ha subito significativi interventi di ristrutturazione ed ampliamento che hanno permesso la realizzazione di ampi spazi comuni nonché il miglioramento della qualità complessiva dei servizi offerti. Nel 2002 viene inaugurata ed aperta la nuova struttura residenziale di Via Marconi dotata di moderne tecnologie e maggiormente rispondente ai più recenti e moderni standard strutturali. Nel 2010 viene ultimata la struttura per servizi generali che, collegata alle due residenze attraverso sottopassi pedonali, completerà l’opera di ammodernamento dell’Istituzione per la creazione di una moderna cittadella dell’anziano.